Ultimi aggiornamenti
10/06/2016: Sezione HOME. 10 giugno - Anche Lecco chiede “Verità per Giulio Regeni”
08/10/2010: Sezione BUONE NOTIZIE.
23/09/2010: Sezione RAN. Appello per il Myanmar
17/12/2009: Sezione LECCO stamp@mnesty. Conferenza di Copenhagen: l'accordo sul clima deve garantire che i poveri non vengano esclusi e ulteriormente svantaggiati

venerdì, ottobre 15, 2010

Lecco e la Giornata contro la PDM

10.10.2010
Giornata internazionale contro la pena di morte

La giornata internazionale contro la pena di morte a Lecco è trascorsa in una generale indifferenza. Il tavolino non ha raccolto, come sperato, domande e osservazioni contro o a favore della PdM. I più hanno scelto di non esprimersi e non schierarsi. Solo in pochi hanno preso una posizione, perlopiù sostenendo la PdM, forse anche per i clamori dei recenti fatti di cronaca.

Ecco alcune voci:
“Se una persona la merita sono a favore.”
“La morte è il principio della vita.”
“Loro uccidono e voi li difendete!”
“Pensate a ciò che è successo durante la guerra nei campi di concentramento. La pena di morte è giusta.”
“In teoria sarei contrario, ma di fronte all’assassino di Sara sarei a favore della PdM.”

Coloro che si oppongono alla PdM non hanno lasciato dichiarazioni scritte, ma hanno contribuito con la loro firma, in riferimento alle petizioni di Reggie Clemons e Troy Davis, in Missouri e in Georgia, per la commutazione della pena di due uomini rinchiusi nel braccio della morte, senza prove sufficienti.

Diamo ora uno sguardo globale sulla situazione attuale.
Più della metà dei paesi ha abolito la pena di morte di diritto e de facto. Secondo gli ultimi dati di Amnesty International, aggiornati al mese di settembre 2010:
95 paesi hanno abolito la PdM per ogni reato.
9 paesi l’hanno abolita salvo che per reati eccezionali, quali quelli commessi in tempo di guerra.
35 paesi sono abolizionisti de facto poiché non vi registrano esecuzioni da almeno dieci anni oppure hanno assunto un impegno a livello internazionale a non eseguire condanne a morte.
In totale 139 paesi hanno abolito la Pdm nella legge o nella pratica.
58 paesi mantengono in vigore la pena capitale, ma il numero di quelli dove le condanne a morte sono eseguite è molto più basso.

Condanne a morte eseguite nel 2010 (lista che contiene dati di cui AI è riuscita ad avere notizia certa. In alcuni paesi asiatici e mediorientali il totale potrebbe essere molto più elevato):
Arabia Saudita: almeno 17
Autorità Palestinese (Gaza): 5
Bahrein: 1
Bangladesh: 9
Bielorussia: 2
Cina: dati non resi pubblici
Corea del Nord: almeno 3
Egitto: almeno 2
Giappone: 2
Guinea Equatoriale: 4
Iran: almeno 160
Iraq: almeno 1
Libia: almeno 18
Stati Uniti d’America: 39
Somalia: almeno 2 (milizie al Shabab)
Sudan: 6
Taiwan: 4

Tratto da Dati sulla pena di morte – aggiornamento al 26/09/2010
A cura del Coordinamento Pena di Morte – Amnesty International – Sezione Italiana


Al contrario delle voci di chi è favorevole alla PdM, il credo del gruppo rimane incondizionatamente contro: essa viola il diritto alla vita ed è in assoluto la più crudele, inumana e degradante delle punizioni. E’ discriminatoria, arbitraria, iniqua ed è irreversibile. Il gruppo continua la sua azione per dare speranza a uomini e donne condannati.

venerdì, ottobre 08, 2010

Giornata Mondiale contro la pena di morte

Amnesty Lecco sulla Giornata Mondiale contro la pena di morte

“L’assassino di mia figlia merita solo la pena di morte.”
“Per la morte di mio figlio voglio giustizia, non altro sangue!”

...Il 10 ottobre si celebra in tutto il mondo la giornata internazionale contro la pena di morte.

Chi di noi in casi di rapine, violenze feroci e brutali, omicidi plurimi, pedofilia, non ha provato dolore e non ha pensato ad una pena proporzionata alla sofferenza arrecata?
Chi di noi pensa che la pena di morte sia l’unica possibilità per la società di difendersi e garantire la sicurezza ai propri cittadini?

Con l’Europa come capofila, quasi completamente libera dalla pena di morte, ogni anno nuovi stati si aggiungono all’elenco dei Paesi abolizionisti.
Rimangono tuttavia ancora molti stati, anche importanti, che la applicano, alcuni in modo massiccio. Anche da noi, in occasione di crimini particolarmente efferati, si levano voci per la sua reintroduzione.
Di contro, il movimento abolizionista continua a promuovere la propria campagna.

Anche la città di Lecco non rimane indifferente alla questione: proprio l’8 settembre scorso, adulti e bambini, armati di fiaccole e cartelli, hanno sfilato per chiedere l’impegno di tutti, dalle forze politiche, alle associazioni, ai cittadini lavoratori e agli studenti, in favore di Sakineh.

Amnesty International DICE NO alla pena di morte: è in assoluto la più crudele, inumana e degradante delle punizioni. E’ discriminatoria, arbitraria, iniqua ed è IRREVERSIBILE. Non dimentichiamo che anche innocenti sono stati giustiziati! E’ una grave violazione dei diritti umani!

Il Gruppo Amnesty di Lecco desidera sollevare il dibattito e tenere aperto il confronto su questo tema. A questo scopo il 10 ottobre per tutta la giornata raccoglierà presso il proprio banchetto in via Roma a Lecco tutte le domande, le osservazioni e i pareri sulla pena di morte che i lecchesi vorranno porre. A favore o contro. Il Gruppo vorrebbe cioè rendere ricco, ampio e soprattutto attuale il dibattito sulla PDM. Tutto quanto raccolto verrà poi inserito sul blog del Gruppo, http://amnestylecco.blogspot.com/, che offrirà spunti di riflessione nei giorni successivi.

“La legge, per definizione, non può obbedire alle stesse regole della natura. Se l’assassinio è nella natura umana, la legge non è fatta per imitare o riprodurre questa natura. E’ fatta per correggerla.” - Albert Camus –

Amnesty International, Gruppo Italia 211 – Lecco
Email: gr211@amnesty.it
http://amnestylecco.blogspot.com/
http://amnestylecco.altervista.org/
http://www.amnesty.it/10ottobre/